Molte cose
sono cambiate da quando, nel lontano 1896, i fratelli Auguste e Louis Lumière, registi e produttori del primo film della storia della
cinematografia, “L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”, che
fecero
proiettare
al Salon indien du Grand Café di Parigi. Il rapporto dell'uomo con il cinema e con la filmografia
in più di 100 anni è totalmente cambiata. Fino all'arrivo delle
prime TV, l'unico modo per poter vedere un film era andare in un
Cinema e assistere ad uno spettacolo in uno di questi.
Nel corso del XXesimo secolo, il fenomeno cinema va sempre più sviluppandosi in Italia, partendo dagli inizi del 1900 quando arrivano nella penisola i primi cinema come a Napoli, Roma, Milano,Salerno e Bari. Fin dal primo momento gli italiani accolgono benissimo questa nuova forma di arte e spettacolo, dando vita cosi nel secondo decennio del '900 al così detto periodo aureo. Fin dagli albori la cinematografia italiana è stata spesso utilizzata a scopi propagandistici. Nel 1924 viene fondato infatti da Benito Mussolini l'istituto Luce che si occupava di tutta la produzione cinematografica sotto il regime fascista. Infatti Mussolini capì che tramite film di stampo propagandistico poteva avere sempre più consensi e dunque far avvicinare il popolo al Partito anche perchè il consenso era alla base del regime.
Dopo
la caduta del regime si sviluppa una corrente in Italia chiamata
Neorealismo, con registi del calibro di Vittorio De Sica, che si allontana totalmente dal mondo ideale che si era
andato a sviluppare durante il Ventennio, avvicinandosi per lo più
al mondo dei lavoratori e di analizzare la vita della gente comune, fino ad arrivare successivamente al cinema d'autore degli anni '50 e '60. Gli italiani fin dal primo momento hanno accolto benissimo ogni
movimento e sfaccettatura del cinema italiano.
Fino
alla nascita della RAI che avverrà nel 1954, l'unico modo per poter
assistere ad uno spettacolo era quello di recarsi al cinema.
Con l'arrivo della TV il rapporto dell'uomo con il cinema è cominciato a cambiare grazie alla possibilità di poter vedere un lungometraggio all'interno delle abitazioni. Con l'arrivo delle TV private e con una programmazione molto più vasta sia da parte della RAI che di altre TV private gli italiani cominciano ad allontanarsi dal cinema in quanto tale e questo porterà alla crisi del cinema dell'ultimo decennio del XXesimo secolo.
Viene a mancare infatti proprio il legame fondamentale che congiungeva il regista e il suo pubblico che molto spesso si trova infatti costretto a girare per la televisione o per la pubblicità.
Solo successivamente con l'arrivo del nuovo millennio si comincia a ricucire il rapporto tra il pubblico e il cinema, forse anche grazie a nuove tecnologie nate quali ad esempio il 3D, che porta molto stupore ed è accolto in maniera fenomenale, e grazie anche al lavoro di nuovi registi e sceneggiatori italiani come Moretti e Sorrentino.
Con l'arrivo della TV il rapporto dell'uomo con il cinema è cominciato a cambiare grazie alla possibilità di poter vedere un lungometraggio all'interno delle abitazioni. Con l'arrivo delle TV private e con una programmazione molto più vasta sia da parte della RAI che di altre TV private gli italiani cominciano ad allontanarsi dal cinema in quanto tale e questo porterà alla crisi del cinema dell'ultimo decennio del XXesimo secolo.
Viene a mancare infatti proprio il legame fondamentale che congiungeva il regista e il suo pubblico che molto spesso si trova infatti costretto a girare per la televisione o per la pubblicità.
Solo successivamente con l'arrivo del nuovo millennio si comincia a ricucire il rapporto tra il pubblico e il cinema, forse anche grazie a nuove tecnologie nate quali ad esempio il 3D, che porta molto stupore ed è accolto in maniera fenomenale, e grazie anche al lavoro di nuovi registi e sceneggiatori italiani come Moretti e Sorrentino.
(Nell'immagine Barack e Michelle Obama mentre assistono alla visione del Superbowl in 3d)
Il
rapporto del pubblico con il cinema può essere preso come esempio su
come la tecnologia e il digitale abbia dettato i tempi della vita
dell'uomo. Alle origini della cinematografia mondiale l'uomo si è
dimostrato entusiasta del cinema e ha accolto alla grande questa
forma di arte per poi cominciare ad allontanarsi dalla stessa e
tornando ad avvicinarsi solo con l'arrivo delle nuove tecnologie e come l'uomo sia sempre attratto da tutto ciò che viene etichettato
come nuovo e come innovativo. Come il cinema abbia cambiato la vita
dell'uomo, può essere preso come punto di riferimento della
Rivoluzione Digitale dell'uomo e su come il digitale abbia cambiato
noi, la nostra cultura e il nostro modo di vivere.
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