mercoledì 17 giugno 2015

Evoluzione della cinepresa



Oggi vi parlerò della nascita e dell'evoluzione dei metodi di registrazione delle immagini cinematografiche. Tutto nacque molti anni fa, nel 1892, quando i fratelli Lumière progettarono e costruirono il loro primo cinematografo.


fonte : immagini


Ma prima facciamo un passo indietro: com'è nata la macchina da presa?
Già a partire dal 1850 vennero effettuati molti tentativi per la cattura delle immagini, prima con l'utilizzo di camere oscure e successivamente -con ulteriori raffinamenti e geniali intuizioni, tra cui l'uso di una pellicola in sostituzione alla carta- vennero messe in commercio dalla Kodak nel 1888 le prime macchine fotografiche, economiche e molto utili. Venne dunque spontaneo interrogarsi dell'effetto che avrebbero prodotto delle foto messe in sequenza e fatte scorrere davanti ad una fonte di luce.

Le prime macchine da presa erano prive del sonoro, molto instabili perchè il film-la pellicola di cellulosa- era altamente infiammabile, ma suscitarono nel pubblico un interesse immediato.
Il cinematografo Lumière era una macchina da presa che in un solo apparato era duplicatore e proiettore. Entrambi gli apparati utilizzavano la pellicola perforata da 35 mm, che veniva trascinata con l'aiuto di un trascinatore. Il cinematografo faceva tuttavia scorrere il film in verticale invece che in orizzontale e corrispondeva perciò ampiamente alla moderna tecnica della macchina da presa [fonte:Wikipedia]. 
Per il sonoro inizialmente si doveva isolare la macchina da presa dal registratore, poichè essa era molto rumorosa; succesivamente vennero ideati i Blimp, delle "custodie" in grado di contenere il suono della cinepresa e permettere così la registrazione del sonoro nella stessa sede.

Nel 1928 la Kodak sviluppò un cinematografo su 8mm, pratico e maneggevole, che venne utilizzato sia in ambito famigliare ma soprattutto per il giornalismo. La macchina da ripresa della Kodak diede l'avvio allo sviluppo della videocamera.
Quest'ultima rivoluzionò molto il modo di filmare: era più leggera, meno ingombrante e molto tecnologica, caratteristiche molto importanti che fecero della videocamera uno strumento di successo, sebbene in ambito televisivo e cinematografico di alto livello si preferì continuare con le cineprese da 8 e 16mm.

Di seguito cito un paragrafo tratto da Wikipedia: 
"La costante evoluzione della tecnologia tende a far convergere le macchine di ripresa: sempre più di frequente si hanno macchine "all in one", specialmente con l'avvento dell'alta definizione. Fotocamere in grado di fare ottimi video ed oggi le prime videocamere con ottiche intercambiabili e sensore fotografico. Tutto questo a costi sempre più accessibili e ancora con formule ibride non ben assestate nel mercato video, che rappresentano però il futuro e l'evoluzione della specie."
         


In questo paragrafo salta all'occhio che più la tecnologia avanza con l'avvento del digitale, più il mondo della registrazione si evolve. In poco più di un secolo la macchina da ripresa ha avuto una crescita esponenziale, con l'avvento di nuove tecniche di editing video, molto più agevoli ed accessibili anche agli amatori. 


fonte: immagini

Ora però voglio fare a voi lettori una domanda: secondo voi, questa crescita tecnologica nel campo cinematografico si potrebbe rivelare un disastro del modo di far cinema per via dell'accessibilità degli strumenti da parte di tutti?
Grazie della lettura, 
Luca.

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