mercoledì 29 aprile 2015

La mia prima volta (su internet)


Sono passati, ormai, almeno 10 anni dalla prima volta che accesi un computer con l’attento controllo di mio papà e che, non molto certa di cosa aspettarmi, aprii Internet Explorer e feci la mia prima ricerca sul web.
Stranamente ricordo quel giorno come se fosse ieri, sarà perché fu solo il principio di una vita da internet-dipendente? 

Ma partiamo dall’inizio, perché l’accensione del computer e l’avvio del browser all’epoca non erano che la fine di un procedimento, non il  l’inizio come oggi.
Re incontrastato della connessione, il vecchio modem 56K. Quel modem che per farlo funzionare bisognava staccare la presa del telefono, e aspettare, aspettare tanto, mentre lui produceva suoni caratteristici mentre cercava di connettersi; rumori che, nell’attesa risultavano estremamente fastidiosi, ma che a pensarci adesso si sente nostalgia.
Poi, finalmente, la connessione. Immaginate l’emozione: per una bambina di 8 o 9 anni Internet era una specie di Narnia. Il modem come l’armadio, e il web come il famoso mondo di C.S. Lewis.
C’era solo un piccolo intoppo: il telefono; se qualcuno in casa doveva usare il telefono, o se, ancora peggio, qualcuno telefonava a casa, la connessione veniva interrotta, e una volta terminata la chiamata si doveva ricominciare da capo con il processo di connessione. Se non l’avete provato, non potete sapere che nervoso e che odio si sviluppava verso la persona dall’altra parte del filo!

Ma quale fu l’uso che ne feci in così tenera età?
Ebbene, andai a cercare informazioni sulla mia boyband preferita dell’epoca (Blue, ndr), per poi cercare musica simile e testi e spartiti per poter cantare e suonare tutte le loro canzoni.

Foto scattata da me


Delle esperienze immediatamente successive ricordo solo che grazie alle diverse ricerche fatte decisi cosa volessi fare da grande: lavorare nel mondo della musica o del cinema, passando così molte ore a cercare di capire un po’ di più di quella grande macchina.

Ne vado particolarmente fiera, perché sin dal primo momento feci quello che tutt’ora faccio per la maggior parte del tempo speso sul browser (ovviamente amplificato con il passare del tempo).
Le modalità di connessione sono per fortuna molto cambiate, e se penso a quanto tempo ho perso in passato solo nell’attesa, ringrazio ogni secondo di ogni giorno per come la velocità di internet stia aumentando, e di come la quantità e qualità di informazioni si stia amplificando. Non vedo l’ora di vedere come continuerà a evolversi, e possiamo solo sperare per il meglio!

Grazie per la vostra attenzione,
Greta