lunedì 18 maggio 2015

Pellicola vs Digitale

Dal 1 gennaio 2014, tutte le nuove uscite cinematografiche sono distribuite solo in formato digitale, e non più su pellicola.
Perché ciò è avvenuto? Il motivo è semplice: non ci sono più pellicole. Fujifilm e Kodak hanno sospeso – in tempi diversi – la produzione delle pizze, costringendo le troupe cinematografiche a girare con i fondi di magazzino che riescono a reperire. Quando poi le scorte sono terminate o quasi, tutte le produzioni hanno effettuato il passaggio dalla registrazione su pellicola da 35mm al formato digitale.

Ma cosa comporta tutto questo? Quali sono le principali differenze tra un film girato e proiettato da pellicola, e uno interamente digitale? E soprattutto, qual è migliore?

Partiamo dall’inizio e analizziamo le due modalità.

Pellicola
Cos’è e come funziona: Una pellicola cinematografica è un nastro perforato su uno o due lati. La parte sensibile alla luce è un composto a base d’argento, mentre per il supporto prima si utilizzò la cellulosa (alto rischio di incendio!) poi successivamente il triacetato di cellulosa, un po' meno trasparente, ma di fatto il più diffuso a livello mondiale, e successivamente in poliestere, più flessibile e resistente, ma anche più sottile. 
La pellicola cinematografica contiene una serie di immagini fotografiche orizzontali (fotogrammi) -che raccolte formano una “pizza”-, che vengono proiettate in successione tramite un apposito proiettore cinematografico. Un otturatore interrompe il flusso luminoso (sia in ripresa, sia in proiezione) nell'istante in cui avviene il passaggio tra un fotogramma e il successivo. Poi il fotogramma si ferma nella finestrella per una frazione di secondo (24 fotogrammi al secondo dal 1928).
Il formato standard in uso dal 1928 è 35mm.
Fonte
Produzione Digitale
Cos’è e come funziona: Il centro dell’universo cinematografico è rappresentato dal Digital Cinema Package (DCP), una collezione di file digitali contenenti i flussi dati audio e video del film. Solitamente ogni DCP è strutturato in una serie di file MXF (Material exchange format), utilizzati per contenere le informazioni video ed audio oltre a file ausiliari in formato XML. Ogni file viene sottoposto ad un processo di codifica e compressione: i file così ottenuti vengono infine criptati, così da evitare che possano essere “recuperati” e utilizzati per scopi illegali. Una volta finito questo “trattamento”, i film digitali sono salvati all'interno di particolari hard disk. Gli hard disk vengono poi recapitati direttamente alla sala di proiezione, dove verranno utilizzati per caricare il film all'interno del server che gestisce l'impianto di riproduzione.

The Wolf Of Wall Street di Martin Scorsese (2013) è il primo film ad essere distribuito esclusivamente in formato digitale.


Digitale, i Pro e i Contro:

Pro: Più economico rispetto alla pellicola, stampare una copia in pellicola costa dai 500 ai 1000€, mentre un DCP viene da 150 a 300€. Le attrezzature per realizzare un film in digitale – dalle telecamere ai carrelli – costano molto meno rispetto ai macchinari necessari per girare un film analogico.
Pro: Con il digitale è possibile usare il set a 360 gradi; essendo le necessità di illuminazione della scena molto più basse rispetto alla pellicola si possono usare molte camere contemporaneamente. Inoltre la preparazione del set è più veloce e meno rigida nei confronti di possibili errori di allestimento o illuminazione, ai quali è possibile rimediare in post produzione.
Pro: Il video digitale è già pronto per la post produzione digitale, dove è possibile praticare la correzione del colore, modificare fondali e cancellare dettagli sbagliati.
Pro: La possibilità in fase di produzione di dare riscontri anticipati sulla qualità del materiale girato; mentre sono in corso le riprese, sul monitor di controllo del film è possibile vedere la scena e la resa finale del girato.
Pro: Accessibilità: ormai chiunque con un budget ristretto e una reflex digitale può girare la sua personale opera: lungometraggio, documentario o web series che sia.
Contro: Il formato DCP e la sua modalità di trasferimento aumentano le probabilità che i film vengano piratati e trasmessi illegalmente.

Finora il confronto sembra essere molto a favore del digitale, ma per uno spettatore cosa cambia effettivamente? 
Uno spettatore medio (ma anche gli esperti a dire il vero) che va in un cinema per vedersi l’ultima uscita, non riuscirà a distinguere se il film sia stato fatto in modo analogico o digitale; questo perché le differenze a livello di immagine sono davvero minime, a favore del digitale c’è da dire che esso elimina diversi fastidi, come lo sfarfallio, la definizione scarsa, l'usura della stessa, sporcizia e la brusca interruzione per creare un intervallo, che nei film interamente digitali è più studiata e graduale.
Però, volendo anche esaltare la pellicola, il "calore" dell'immagine data da essa sembra essere pressoché irreplicabile a detta dei più (esperti e nostalgici), anzi, non ci sarebbe neanche un tentativo di provare, nel digitale, a dare lo stesso colore e la stessa rotondità di immagine, avendo come risultato un'immagine digitale decisamente più fredda. 

Quindi è una vittoria della produzione digitale?
Su tutti i piani secondo me sì, anche se la pellicola continuerà a rimanere in giro per molto tempo, in quanto registi come Christopher Nolan e vecchi nostalgici, continueranno a preferirla al digitale; sarà un prodotto di nicchia, per pochi eletti, e probabilmente per questo assumerà un valore inestimabile e sarà sempre considerata superiore, ma come disse Manzoni, “ai posteri l’ardua sentenza”.


1 commento:

  1. Un pò troppo a favore del digitale. Dipende poi da caso a caso, ma non si tratta comunque di nostalgia. Che i film girati in digitale siano più luminosi lo noto pure io che non ci capisco quasi un' acca. XD Se "Terminator" venisse girato in digitale otterrebbe gli stessi grandi risultati della pellicola? Boh! Se l' effetto è quello del duello tra Flinn, Rey e KR nel bosco innevato allora si, sennò decisamente no.
    Leggendo il processo della pellicola ci si capisce bene mentre per quello del digitale... XD comunque chiaro che alla fine dipende dal regista e dalla troupe riuscire a fare un bel film, quale tecnica sia. Alla fine secondo me conta soprattutto la narrazione, ma trattandosi di un film, le immagini devono avere il loro fascino. Vedremo un pò la differenza tra "Blade runner" e BR2049.

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